MontanoAlberto.jpg

La fibrillazione atriale è una aritmia molto frequente  in cui il cuore batte  in modo veloce e irregolare. Se non  trattata la fibrillazione atriale può avere conseguenze gravi.

Che cos’è la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale è un’aritmia cardiaca caotica in cui gli atri e i ventricoli pompano di solito rapidamente e non più in  sintonia tra loro. In base a frequenza e durata dell’aritmia, la fibrillazione atriale è divisa in tre forme:

  • Fibrillazione atriale parossistica: la fibrillazione atriale si verifica con una crisi improvvisa, dura non più di sette giorni e si arresta spontaneamente.
  • Fibrillazione atriale persistente: la fibrillazione atriale dura più di sette giorni e non si ferma spontaneamente. Tuttavia, il trattamento può trasformarla in un ritmo normale.
  • Fibrillazione atriale permanente: la fibrillazione atriale rimane permanente nel tempo e non è possibile ripristinare il ritmo normale.

Quali sono i sintomi?

Molti pazienti avvertono una palpitazione rapida, una tachicardia che può durare ore o giorni. Altri sintomi comprendono costrizione o senso di oppressione toracica, affaticamento o mancanza di respiro.  Altri sintomi sono l’affanno o, a volte all’inizio dell’aritmia anche la sincope o la lipotimia. 

La fibrillazione atriale, tuttavia, in diversi pazienti è asintomatica e viene scoperta, spesso in ritardo, per caso.

Quale è il pericolo in caso di fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale se non trattata può avere gravi conseguenze. I movimenti di pompa irregolari degli atri possono portare alla formazione di coaguli di sangue nel cuore. Se un coagulo entra nel circolo sanguigno, viene trascinato nel sistema circolatorio e ostruisce un’arteria del cervello, il risultato è un ictus cerebrale. Per evitare che ciò accada, la maggior parte dei pazienti dovrebbe ricevere un trattamento preventivo con anticoagulanti, noti anche come diluenti del sangue.

In un cuore già ammalato o a volte anche in un cuore precedentemente sano,  può anche svilupparsi un’insufficienza cardiaca.

Quali sono le cause?

La fibrillazione atriale si verifica spesso come risultato di invecchiamento e ipertensione. Possono portare a fibrillazione atriale anche malattie cardiache preesistenti, come l’insufficienza cardiaca, la cardiopatia coronarica e le malattie delle valvole cardiache. Fattori che promuovono la fibrillazione atriale sono: sindrome delle apnee notturne (OSAS), obesità, diabete, ipertiroidismo, consumo elevato di alcol e alcune sostanze come la cocaina. A volte, tuttavia, la fibrillazione atriale si verifica anche senza motivo apparente in un cuore sano.

Come viene diagnosticata la fibrillazione atriale?

La fibrillazione atriale può spesso essere sospettata dai sintomi.. La diagnosi viene confermata con l’ECG a riposo e, in caso di dubbio, con un ECG Holter.

Come si cura?

Il trattamento della fibrillazione atriale comprende tre possibili terapie:

  • Anticoagulanti (scoagulazione del sangue): per prevenire la formazione di coaguli nel cuore, la maggior parte dei pazienti deve assumere un medicamento anticoagulante.
  • Controllo della frequenza: vengono utilizzati medicamenti per abbassare la frequenza cardiaca accelerata, cioè il polso. 
  • Controllo del ritmo: se i sintomi sono gravi o se si sviluppa un’insufficienza cardiaca, si cerca di convertire la fibrillazione atriale in un ritmo sinusale normale. Tale controllo del ritmo può essere ottenuto in tre modi: conversione farmacologica con medicamenti antiaritmici, cardioversione elettrica e, in alcuni casi, ablazione via catetere in cui la vena polmonare viene isolata.

Come prevenirla?

Il fattore di rischio più importante per le aritmie cardiache è l’età che naturalmente non può essere modificata. Tuttavia, uno stile di vita sano può contribuire a ridurre il rischio di aritmia cardiaca. Questo comprende smettere di fumare e bere alcolici con moderazione, perché l’alcol e il fumo rendono il battito cardiaco più veloce del normale. Un’attività fisica regolare è essenziale anche per la prevenzione: essa aiuta a prevenire il sovrappeso e l’ipertensione.

E soprattutto eseguire regolari controlli dal cardiologo di fiducia rappresenta  un’ importante forma di prevenzione.

Dott. Alberto Montano
Specialista in Cardiologia
Medico Esperto in Diagnosi e Terapia dei Disturbi del Sonno


Noci-Cuore.jpg

50-60 grammi di noci al giorno possono favorire la forza del cuore e dell’intestino

Una recentissima ricerca suggerisce che le persone che mangiano noci ogni giorno possono avere una migliore salute intestinale e un minor rischio di malattie cardiache.
Le noci possono essere un’ottima fonte di nutrienti e uno spuntino salutare “pick-me-up”. Le noci, in particolare, sono ricche di proteine, grassi e sono anche una fonte di calcio e ferro.
Dato il potenziale nutrizionale delle noci, alcuni ricercatori hanno esaminato se queste noci potrebbero effettivamente aiutare a prevenire specifici problemi di salute.
Nel 2019, i ricercatori della Pennsylvania State University nello State College hanno scoperto che le persone che hanno sostituito i grassi saturi con le noci (una fonte di grassi insaturi) hanno sperimentato benefici cardiovascolari, in particolare miglioramenti della pressione sanguigna.
Gli scienziati spiegano che le noci contengono acido alfa-linolenico, che è un tipo di acido grasso omega-3 presente nelle piante. A seguito di tale ricerca, il team, che comprende la professoressa di ricerca Kristina Petersen e la Prof. Penny Kris-Etherton,  ha recentemente condotto un altro studio per scoprire di più sui benefici per la salute delle noci.
Il nuovo studio, i cui risultati compaiono nel Journal of Nutrition, suggerisce che l’aggiunta delle noci in una dieta salutare può favorire l’intestino e quindi migliorare la salute del cuore.
“C’è molto lavoro da fare sull’equilibrio dell’intestino e su come influenza la salute in generale”, osserva il Prof. Kris-Etherton.
Quindi – afferma Prof. Kris-Etherton –  oltre a considerare fattori come lipidi e lipoproteine, volevamo esaminare la buona condizione dell’intestino. Volevamo anche vedere se i cambiamenti nella condizione fisica dell’intestino con il consumo di noci erano correlati ai miglioramenti dei fattori di rischio per le malattie cardiache”.

Dottoressa Maria Mastrullo
Specialista in Neurologica


stetoscopio-imc.jpg

Il ruolo dell’Infiammazione Cronica Silente diventa sempre più evidente come fondamentale fattore favorente l’insorgenza della Cardiopatia Ischemica Cronica, dell’Angina Pectoris e dell’Infarto Miocardico.

Numerosi studi stanno infatti confermando che l’Aterosclerosi è associata all’ Infiammazione Cronica dello strato interno delle arterie. Fumo, elevato livello di Colesterolo, Obesità, Ipertensione Arteriosa, Diabete, così come una errata Alimentazione e la Sedentarietà favoriscono il comparire nell’ organismo di uno Stato Infiammatorio Cronico Generalizzato, così come dell’Aterosclerosi. Questa porta alla comparsa di placche nelle Arterie e progressivamente al restringimento del vaso, ad un ridotto flusso di sangue e alla possibile produzione di trombi nell’arteria con lo sviluppo di eventi coronarici acuti.

Vi sono sempre più evidenze scientifiche che l’instabilità della Placca Aterosclerotica ( e quindi la comparsa di un evento coronarico acuto) sia in relazione con l’Infiammazione Cronica della parete arteriosa e della placca stessa, tanto è vero che la presenza di una quantità elevata nel sangue di un fattore tipico dello Stato Infiammatorio come la PCR (Proteina C-Reattiva) costituisce un importante fattore predittivo per l’insorgere dell’ Infarto Cardiaco.

Bisogna dunque tenere ben presente il ruolo patologico dell’Infiammazione Cronica Generalizzata dell’ organismo e fare di tutto per “raffreddare” l’Infiammmazione. 

Un importante aiuto in questa grande battaglia ce lo offre la pratica dell’ Ozonoterapia.

L’Ozono è un gas, prodotto a partire dall’Ossigeno, che ha un potentissimo effetto antinfiammatorio e antiossidante e che se immesso nell’  organismo produce un’innumerevole serie di vantaggi positivi per la nostra salute. Tra essi l’effetto antinfiammatorio che ricerchiamo per ridurre fortemente il rischio dell’insorgenza di Angina Pectoris e Infarto Cardiaco.

Un piccolo prelievo di sangue che viene messo a contatto con L’Ozono e poi immediatamente reinfuso nel circolo sanguigno (Autoemoterapia) o semplici Insufflazioni Rettali che determinano il rapido assorbimento del gas nel circolo, sono tecniche di Medicina Rigenerativa che possiamo utilizzare a beneficio dei pazienti con cardiopatia ischemica già evidente o, ancora meglio, per la sua prevenzione. 

Dottor Alberto Montano
Specialista in Cardiologia
Medico Esperto nei Disturbi del Sonno
Ozonoterapia


Istituto Medico Chirurgico - Termoli aut. san. reg. n.138 del 31.08.2011