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Il cancro alla prostata è un tipo comune di cancro nei maschi, ma è altamente curabile nelle prime fasi. Inizia nella prostata, che si trova tra il pene e la vescica.
La prostata ha varie funzioni, tra cui:
  • producendo il fluido che nutre e trasporta lo sperma
  • secernendo antigene prostatico specifico (PSA), una proteina che aiuta lo sperma a mantenere il suo stato liquido
  • aiutando ad aiutare il controllo delle urine
Il cancro alla prostata è il tumore più comune che colpisce i maschi in tutto il mondo.
Infatti, nel 2019, l’American Cancer Society (ACS) prevede che ci saranno circa 174.650 nuove diagnosi di cancro alla prostata e circa 31.620 morti per questo tipo di cancro.
Circa 1 su 9 maschi riceverà una diagnosi di cancro alla prostata ad un certo punto della loro vita. Tuttavia, solo 1 su 41 di questi morirà a causa di esso. Questo perché il trattamento è efficace, soprattutto nelle prime fasi. Lo screening di routine consente ai medici di rilevare molti casi di cancro alla prostata prima che si diffondano.
 
Associate Professor of Urology 
Chairman Department of Urology
Medical University “G.D’Annunzio” – Chieti


18 Marzo 2019 AdminIMCinforma0

TERMOLI – Le patologie neoplastiche dell’uomo al centro della nuova puntata di medicina dell’Imci: Istituto Medico Chirurgico italiano di Termoli. Ospite: il professore Luigi Schips, primario di urologia degli ospedali di Vasto, Lanciano e Chieti.

Il tumore del testicolo è tipico dei soggetti più giovani e la fascia più colpita va dai 20 ai 40 anni mentre per le patologie a carico di prostata, vescica e rene riguarda uomini tra i 50 e 60 anni. 

Per lo specialista Schips”: Si lavora sulla diagnosi precoce ed in questo ci aiutano i nuovi sistemi diagnostici. Per quanto riguarda la prostata la fa da padrona ancora il Psa accompagnato da visita urologica da specialista. Sul tumore al rene si giunge spesso ad una diagnosi casuale perchè si fa ecografia e tac per altri motivi. 
Ogni tumore non porta alla morte: oggi per alcune patologie c’è il 100 per cento di sopravvivenza – spiega Schips -. La prevenzione è fondamentale. Si invitano gli uomini a partire dai 45-50 anni a delle visite periodiche dallo specialista. Se il paziente ha una familiarità per il tumore prostatico questa visita deve essere anticipata a 40 anni. Queste sono le linee guida internazionali”.

L’età non incide sull’aggressività del tumore: dipende dalla tipologia di neoplasia.


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